A denti stretti: Psicosomatica del Bruxismo

Autore: Antonietta Caputo
Pubblicato il: 11 Febbraio 2019

Cos’è la psicosomatica del bruxismo?

Ti è mai capitato di avere forte mal di testa, mal di spalle, mal di denti di cui non riuscivi a rintracciarne motivi medici e cause specifiche? Si tratta, spesso, di sintomi psicosomatici.

La psicosomatica è una branca che studia e spiega le connessioni mente-corpo, con una lente di ingrandimento sui fattori psicologici che si innestano nel corpo e ne provocano dolore.

Cos’è che accade?

Spesso, alcune energie psichiche non hanno ancora parola o un accesso alla consapevolezza, quindi si innestano nel corpo dove riescono a trovare un canale comunicativo più “semplice”: alcune spinte emotive vengono espresse nel nostro corpo attraverso dolori, sensazioni corporee o spinte corporee che, se da un lato possono arrecare un certo sollievo, dall’altro possono portare al dolore.

Oggi parliamo del Bruxismo, una pratica tendenzialmente inconsapevole che comporta un dolore cronico alle spalle, alle tempie e, spesso, una cefalea muscolo-tensiva.

Psicosomatica del Bruxismo

Alcune persone tendono a serrare e digrignare i denti durante la notte o durante il giorno. Tale pratica viene definita Bruxismo e, secondo l’Istituto Italiano di Psicosomatica Integrata, esso si distingue in tre tipologie specifiche:

  • clenching: stringere i denti, senza associare altri movimenti;
  • grinding: muovere la mandibola in senso orizzontale producendo uno sfregamento;
  • tapping: battere i denti.

Le tre tipologie possono manifestarsi anche in modo combinato: ad esempio, una persona può serrare e/o battere i denti.

Tale pratica è spesso associata agli orari notturni. In questi casi è un partner a farne segnalazione per i risvegli notturni, anche se non è raro ritrovare un attività di bruxismo anche di giorno, con inconsapevolezza da parte della persona.

Oltre a usurare i denti, che appaiono spesso inspiegabilmente scalfiti o con crepe verticali, il Bruxismo può causare dolori mandibolari e cefalee.

Non è raro, infatti, che le persone che ne soffrono lamentano forti dolori alla testa, già dal mattino, con un dolore spesso localizzato alla zona collo-spalle e/o tempie. In alcuni casi, il Bruxismo è associato anche ad acufeni: suoni, ronzii o veri e propri rumori che si sentono all’interno dell’orecchio, in associazione a una tensione muscolare che riguarda l’articolazione temporo-mandibolare.

Significati psicologici *

“Affrontare la vita a denti stretti”  può sembrare una frase fatta ma coglie perfettamente il nesso che c’è tra la pratica inconsapevole del Bruxismo e i fattori psicologici ad essa associati.

Tendenzialmente ,la persona è attanagliata da stati di tensione e aggressività non espressa che la costringono, anche se inconsapevolmente, a incanalare tali spinte energetiche e forze psichiche attraverso il corpo.

A denti stretti è come la persona vive, quotidianamente, non concedendosi lo spazio utile al fine di elaborare o sperimentare alcune dinamiche psichiche.

Tendenzialmente, nel digrignare vi è un bisogno di elaborare psicologicamente degli eventi a cui ci si sottopone contro voglia, “nonostante tutto”. Tale difficoltà è spesso associata al “non saper dire di no”, quindi all’attivazione di sensi di colpa quando ciò accade.

Nel serrare, vi è un significato psicologico legato al blocco della tensione emotiva che non ci si concede coscientemente.

Una dinamica psicologica comune a tutti i tipi di bruxismo è quella del vivere la vita come “una prova di forza” a cui non può permettersi di perdere.

In tale dinamica persiste una rabbia che viene trattenuta e accumulata nel tempo, in associazione a fantasie di attacco/vendetta, fino al punto di essere dissipate attraverso i denti e la mascella. Tali dinamiche comuni attingono a stati psichici definiti “arcaici”: come nel mondo animale, la mandibola e i denti erano usati per comunicare territorialità, imporsi, azzannare e combattere.

In questo senso, il bruxismo sembra “risolvere” il bisogno di sfogare un’aggressività trattenuta e, allo stesso tempo, la necessità morale e sociale di delimitarlo a un momento non pericoloso, il sonno.

* Referenze: Istituto Italiano di Medicina Psicosomatica (2007). Dizionario di Psicosomatica. RIZA.

La cura della parola

Molto spesso il Bruxismo è associato a cefalea muscolo-tensiva, e in associazione a sindrome temporo-mandibolare. Talvolta è addirittura la causa del mal di testa e della sindrome stessa, non la conseguenza.

Tendenzialmente, tra i rimedi viene prediletto il byte, una mascherina in materiale plastico specialistico odontoiatrico.

Tale rimedio è sicuramente utile nell’evitare che i denti si scheggino e usurino, ma non è la “cura” del bruxismo, perché non elimina la causa psicogena.

In sostanza, il byte protegge i denti ma non elimina la pratica del Bruxismo.

Mentre, gli antidolorifici, presi per il mal di testa associato al Bruxismo, non curano il dolore cronico, poiché “lo coprono” e non arrivano al nocciolo del significato doloroso, ossia la dinamica psichica.

scegliere lo Psicologo

Infatti, un percorso psicologico è d’elezione nei casi di Bruxismo: quest’ultimo, associato a un dolore psicosomatico, è un’energia psichica che non avendo parola usa il canale del corpo per essere espressa.

La cura della parola, quindi, aiuta a rendere espliciti i significati nascosti del sintomo doloroso, in modo da diminuire la frequenza della pratica e il dolore ad essa associata.

In sostanza, la consulenza psicologica mira a trovare un canale espressivo più funzionale per le tensioni emotive accumulate e, soprattutto, identifica una serie di fattori strettamente personali su cui focalizzare il percorso ai fini di un miglioramento nel tempo.

Tra questi, è molto frequente che lo psicologo e il paziente lavorino sull’identificazione di un confine relazionale flessibile e funzionale, che porti la persona a rispettare se stessa, nella convivenza proficua con gli altri.

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2 righe sull’autore

Sono Psicologa e Psicoterapeuta a Milano e Online.
Nel mio lavoro di consulenza e terapia, aiuto le persone a vivere in modo soddisfacente le loro vite e le relazioni con le persone a cui sono connesse. In consulenza ai metodi di studio, supporto gli studenti universitari nelle loro carriere accademiche calibrando i metodi efficaci individuali ai loro percorsi di studio.

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2 Commenti

  1. Marco Ferrara

    Antonietta buongiorno. Soffro di bruxismo con tanto di acufene da circa un mese e ovviamente mi sono ritrovato nelle parole che ha scritto.
    Farei volentieri due parole.
    Cordialmente,
    Marco

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    • Antonietta Caputo

      Gentile Marco, mi fa piacere se ha trovato utile l’articolo. Se vuole prenotare un consulto, trova la possibilità nella pagina “Servizi”. Un cordiale saluto

      Rispondi

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