La mia esperienza con Ansia durante l’università

Autore: Antonietta Caputo
Pubblicato il: 11 Febbraio 2019

Se sei uno studente universitario, mi darai ragione che Ansia viene a fare visita troppo spesso. Anche gli studi scientifici e le recenti ricerche lo dicono. Ne parlano spesso anche i ricercatori: gli studenti universitari sono le persone che più in assoluto soffrono di disturbi ansioso-depressivi. Proprio ieri, per la mia rubrica settimanale bazzicavo sui motori di ricerca scientifica a vedere come se la passano gli studenti universitari secondo le ultime news dal mondo della ricerca. Sapevo non bene… ma ieri ho letto cose da mani nei capelli.

Ricordo bene quando preparavo io gli esami e stavo spesso KO sotto la data a ripetere spasmodicamente e letteralmente ca*cata sotto dall’ansia. Come me, i miei colleghi non sapevano dove appigliarsi e ci riunivamo tutti impauriti nelle aule studio a ripetere grazie alle domande che giravano in copisteria… sbagliate, del resto.

Ahhhh l’ansia, birbantella.

Arriva e lei, lei, crede di averla vinta.

Oggi vi voglio raccontare di una notte passata in bianco per via dell’esame di Biologia.

Biologia alla facoltà di Psicologia. Lo so, bizzarra, ma è così. Comunque mi mise KO, letteralmente. Passai la notte a ripetere i piselli di Mendel e i colori di quei cavolo di fiori, come si diventa feto e perché la cellula ha i mitocondri. O i ribosomi? Mmm, una roba di quelle.

Il giorno dopo arrivai in Uni completamente stralunata, sfatta. Faccia bianca, occhiaie da panda già estinto e la mia faccia diceva a chiare lettere “FACCIAMOLA FINITA UNA VOLTA PER TUTTE, VI PREGO”. I miei compagni di disavventura non erano da meno.

Presi 27, sudatissimo. Ma OTTIMO così!!!

Fu ansia? Nah. Lei è traditrice. Arriva per smuovere le chiappe, però poi ti fa rotolare giù per le scale del Dipartimento. Lo so bene. Fu la mia preparazione, la mia convinzione di potercela fare, lo studio solitario e condiviso. Ansia ci mise solo un pizzico di frizza quanto basta. Il resto fu frutto di altro.

Dove voglio andare a parare con questa piccola storia? Che Ansia non mancherà mai un’occasione per farsi vedere prima e durante l’esame. Ma non è merito suo se andrà bene o male.

Cosa? Il metodo? Altra cazzata. Sì, c’è gente che ha tirato su migliaia e migliaia di euro a vendere “Il metodo”. Ma non è quello il punto. Il punto SEI TU, non il metodo (che non esiste). Esistono i metodi efficaci individuali che si basano su tanti aspetti:

  • psicologici (autostima, autoefficacia, ansia, resilienza, convinzioni…)
  • neuropsicologici (attenzione, memorizzazione, stili cognitivi…)
  • di contesto (la vita di tutti i giorni, eh sì)
  • di tecnica e metodo (strategie di studio, metodiche di apprendimento, mappe, riassunti, evidenziazioni…)

Quello che chiamano “metodo” è solo l’ultimo punto e converrai con me che una rondine non fa primavera.

Come fare per andar bene all’università?

Ai più fortunati non ansiosi, tocca capire come si agganciano tra loro quei fattori elencati sopra (e lo dico anche qui). A noi ansiosi tocca capire perché arriva Ansia e come si aggancia a tutti gli altri fattori menzionati sopra. Una volta fatto, possiamo accoglierla serenamente e dialogare con lei. Perché Ansia va accolta per farci due risate assieme e portare a casa un altro esame! Non va né gestita, né bloccata. Sennò si incazza più di prima e ciaone!

Dico questo perché l’ansia è un aspetto fondamentale della vita di ognuno di noi. Arriva e si attiva per situazioni potenzialmente allarmanti. I nostri avi, grazie ad ansia, non si sono estinti. Di fronte a enormi predatori dalla simpatia discutibile, ansia attivava una risposta di fuga (o di attacco) che gli garantiva la sopravvivenza. Ecco, a meno che in aula non entri un grosso leone dalla simpatia altrettanto discutibile, ansia arriva per altri motivi. Sono questi che vanno capiti… passo dopo passo… per far sì che ansia diventi un’amica piuttosto che un mostro invisibile.

Molti dicono in giro che l’ansia si sconfigge col “metodo”. Cazzatissime. L’ansia è un costrutto psicologico e non c’è metodo universitario che tenga alla psiche. No No. Mi dispiace. Sì sono cattiva e poco simpatica, ma almeno sincera. NON ESISTE METODO CHE POSSA COMPETERE CON ANSIA. Anzi, i metodi stereotipati contribuiscono ai sintomi ansiosi, a volte. E studenti che hanno creduto ciecamente a queste baggianate, vittime di venditori di fuffa che dicono di non vendere fuffa, ce ne sono stati. Ansia va capita, coccolata, ascoltata, accompagnata all’esame, si deve sedere affianco a noi. Perché solo così potremmo essere studenti realmente efficaci! Capaci di comprendere i nostri processi di apprendimento e di come questi sono influenzati dalla psiche, la nostra!

Il metodo di studio non esiste, esistono i metodi efficaci individuali!

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2 righe sull’autore

Sono Psicologa e Psicoterapeuta a Milano e Online.
Nel mio lavoro di consulenza e terapia, aiuto le persone a vivere in modo soddisfacente le loro vite e le relazioni con le persone a cui sono connesse. In consulenza ai metodi di studio, supporto gli studenti universitari nelle loro carriere accademiche calibrando i metodi efficaci individuali ai loro percorsi di studio.

Se vuoi approfondire il mio curriculum e il mio lavoro, clicca qui.

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