Perché non troverai mai il metodo di studio

Autore: Antonietta Caputo
Pubblicato il: 1 Marzo 2019

In questo articolo di oggi vediamo insieme perché non troverai mai il tuo metodo di studio e perché quelli standard che ti propinano nel web non funzionano mai. Infatti, molti studenti universitari vanno a caccia del metodo di studio universitario, ma la verità è che chi li vende sta mentendo e fa leva su un tasto dolente.

Il problema è che non hai metodo

Non riesci a memorizzare, perdi la concentrazione, sei stato bocciato all’ultimo esame o non hai voglia di metterti sui libri e qualcuno è lì pronto a dirti “il problema è che non hai metodo”.

Anche chi vende il metodo infallibile di turno ti dice che non hai metodo. E quando vai all’università e incroci la sciura Maria anche lei ti dice che non  hai metodo. Te lo dicono tutti!

Così, una volta che questa cosa ti è entrata in testa, ti convinci che hai bisogno di un metodo, anche se non è vero.

T’oh, guarda caso è proprio “il metodo” che vende chi ti sta facendo il lavaggio del cervello.

Un esempio è il caso di Federica, che è stata sottoposta inconsapevolmente a un vero e proprio martellamento di marketing:

“Non hai metodo. Ti serve un metodo”

Federica sta al terzo anno di Biologia ed è bloccata a un esame che non riesce a dare. Dice di sentirsi senza voglia, infatti le manca la concentrazione e ogni scusa è buona per fare tutto fuorché studiare.

Si sente scoraggiata da questa situazione e cerca un rimedio sul web, dove ha trovato un tizio che dà spunti gratis su come fare per applicare il metodo universitario, basta che lasci la tua e-mail e ti iscrivi alla newsletter.

Ogni giorno le arrivano e-mail e video. Così, Federica inizia a seguire sul web questa persona che sostanzialmente continua a ripetere che non ha metodo e gliene serve uno vincente.

Eppure, dai soli spunti gratuiti non riesce ancora ad applicare granché.

A questo punto, ormai convinta, decide di acquistare il metodo di studio proposto dal tizio. Non sa ancora che sarà l’inizio della fine.

Certo, non tutte le newsletter sono il male assoluto, però QUELLE sono strutturate apposta per fare da apripista alla vendita. Usano un linguaggio tale che in fin dei conti pure se non sei convinto, finisci per credere a quello che dicono.

E con Federica? Apriti cielo.

Inizialmente, le cose cambiano, ma di poco. Federica applica le tecniche ma a lungo andare fanno un buco nell’acqua e inizia a capire che sostanzialmente “il metodo” non fa per lei. Ha speso fior di quattrini per niente: si sente fallita e siccome quel tizio ha un seguito di gente che lo osanna e testimonia a favore, Federica inizia pure a pensare “Allora sono io che ho qualcosa che non va“.

In realtà, Federica ancora non lo sa, ma è stata raggirata,come la stragrande maggioranza degli studenti che acquista un metodo di studio sul web.

Perché non troverai mai il tuo metodo di studio

Sarebbe bello avere un metodo infallibile uguale per tutti gli studenti e tutti gli esami (e ci ho provato pure io a cercarlo in passato). Però, così come risulta abbastanza difficile avere un’unica chiave che apre tutte le porte al mondo, così non esiste un metodo di studio universitario.

Certo, esistono tecniche più efficaci di altre ed è anche per questo che molti vendifumo hanno successo sul web. Però, l’efficacia di una tecnica si misura realmente sulla singola persona e sono convinta che ogni studente non sia uguale a tutti i miliardi di persone che vivono sulla faccia della Terra.

Immagino che a questo punto tu stia pensando “sì ok Antonietta, e quindi?”.

Quindi, lo studio è un processo

E un metodo univoco fa cilecca, non hai scampo.

Perché ci sono tre grandi fattori in ballo che i vendifumo sul web fanno di tutto per non farti vedere.

E cioè che:

  1. sei unico: nonostante apparteniamo alla stessa specie, i tuoi neuroni, la tua storia di vita e i tuoi stili cognitivi e di apprendimento sono praticamente una rarità.
  2. il metodo che spacciano online è solo UNA delle potenziali tecniche e dietro al tuo processo di apprendimento c’è mooolto di più. Lo dicono le recenti ricerche della psicologia dell’apprendimento (ti lascio una piccola lista di studi scientifici in fondo all’articolo).
  3. Uno studente efficace è uno studente consapevole (lo dico anche qui) del suo processo di apprendimento, di come usa i suoi stili cognitivi e dei suoi desideri. E questo non è possibile applicando una tecnica che sul web spacciano come miracolosa, che quasi quasi ci caschi a occhi chiusi.

E quindi, come si fa?…

Lecita domanda.

Voglio prima dirti che fine ha fatto Federica, poi. 🙂

Ricordi? Era bloccata e si sentiva una fallita. Il metodo universitario non attecchiva e credeva di essere lei il problema.

In più, si sentiva senza via di uscita, nervosa e giù di morale. Passava le giornate ad alternare fasi di studio con la faccia sul libro senza concludere nulla e fasi di abbuffate attaccata alla dispensa. L’ho conosciuta proprio in quel periodo lì, dove tutto era nero, compreso l’abbigliamento che indossava.

In un percorso di valutazione…

abbiamo capito che la sua paura di fallire all’esame era più forte della voglia che aveva di laurearsi. In realtà, è sempre stata sottoposta a forti pressioni per le aspettative di chi le stava intorno. Doveva fare tutto bene e presto. La sua paura di fallire la metteva letteralmente KO, bloccata, tanto da mettersi i bastoni tra le ruote da sola, inconsapevolmente. 

Sembra paradossale e in fondo lo è: spesso facciamo cose che nemmeno siamo pronti a immaginare, come decidere inconsapevolmente di bloccarci, fallire o bocciare agli esami.

Federica, intanto, si è laureata.

Sai come è riuscita a trovare il metodo di studio? Quando le ho detto chiaramente e senza peli sulla lingua  “inutile che cerchi, perché non troverai mai il tuo metodo di studio“.

Lei ha smesso di cercarlo e soprattutto ha smesso di credere ciecamente a chi, guarda caso, era pronto a venderle “il metodo”. 

Sostanzialmente, ha capito che…

Il metodo di studio non esiste, esistono i metodi efficaci individuali

Infatti, solo con una valutazione individuale del processo di studio e della storia dello studente, si può capire se è importante costruire un insieme di metodi individuali o se la difficoltà riscontrata risiede in tutt’altro posto.

Proprio come Federica, anche altri studenti che ho incontrato sono arrivati a capire che il “problema” del blocco, della difficoltà agli esami e dello studio insoddisfacente risiedeva in altri fattori. Altri, invece, hanno scoperto che dovevano prima capire come funzionava il loro processo di apprendimento per poi costruire insieme un metodo individuale.

Alla fine i vendifumo sul web continueranno a esserci e uno studente inconsapevole può cascarci oppure passare oltre: basta avere le informazioni adeguate per difendersene.

Fonti

Chemers, M. M., Hu, L. T., & Garcia, B. F. (2001). Academic self-efficacy and first year college student performance and adjustment. Journal of Educational psychology, 93(1), 55.

Cornoldi, C. (2010). Metacognition, intelligence, and academic performance. Metacognition, strategy use, and instruction, 257-277.

Cornoldi, C. (1998). The impact of metacognitive reflection on cognitive control. Metacognition and cognitive neuropsychology: Monitoring and control processes.

Ti è piaciuto l’articolo? Se pensi che possa servire a qualcuno condividilo!

A proposito, puoi seguirmi anche sui social

Ti aspetto!

2 righe sull’autore

Sono Psicologa e Psicoterapeuta a Milano e Online.
Nel mio lavoro di consulenza e terapia, aiuto le persone a vivere in modo soddisfacente le loro vite e le relazioni con le persone a cui sono connesse. In consulenza ai metodi di studio, supporto gli studenti universitari nelle loro carriere accademiche calibrando i metodi efficaci individuali ai loro percorsi di studio.

Se vuoi approfondire il mio curriculum e il mio lavoro, clicca qui.

Altri articoli su: Blog | Il metodo di studio non esiste

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *