Se sei uno studente universitario inca**ato non leggere

Autore: Antonietta Caputo
Pubblicato il: 27 Gennaio 2019

Come ogni lunedì, ti spiego perché il metodo di studio non esiste.

Già qui ho spiegato molto brevemente perché scrivo quello che penso.

Adesso voglio rassicurarti, come prima cosa.

A differenza di molti post e sponsor che puoi trovare in giro, io non voglio dirti che il metodo di studio non esiste con l’intento di fare da guru agli studenti universitari. E nemmeno perché voglio vendere “il metodo miracoloso di cui ho solo io i fantastici passi da seguire” (ce ne scampino gli dèi, Doc!!!).

Scrivo perché unisco la psicologia (con l’applicazione delle ricerche recenti) al tutoring universitario. Quello che dico è per aiutarti a renderti consapevole nel tuo processo di studio:

Seguire sempre la stessa tecnica o il metodo di studio super-mega-infallibile, non ti renderà uno studente efficace.

Ecco. Te l’ho detto.

N O N  E S I S T E. Punto. E non lo dico io, ma ricercatoroni molto più in gamba di me (e alcuni te li lascio in basso).

Poi, c’è anche un aspetto molto personale. Io stessa, da studentessa, andavo alla ricerca del metodo infallibile come se fosse il Santo Graal.

Lo dico spesso: compravo così tanti evidenziatori che sottolineavo anche i muri.

Certo, non dico che evidenziare non sia efficace! Ho ancora molti evidenziatori e li uso quotidianamente anche a lavoro.

Dico, piuttosto, che quella tecnica, DA SOLA, era diventata per me solo una copertina di Linus.

Mi affaticavo moltissimo e raggiungevo buoni risultati con troppi sforzi.

Poi, ho scoperto che, in realtà, ci sono una miriade di motivi per cui quell’esame di Sociologia, o quello di Psicologia Dinamica, proprio non riuscivo a farli entrare in testa, in quel periodo.

L’ho scoperto dalle ricerche sull’apprendimento e sulla metacognizione (alcune te le lascio in basso), che ci dicono questo: lo studente è efficace solo se metacognitivo, cioè se come oggetto della sua cognizione, ha in primis se stesso e la sua cognizione.

Ma che significa?

Prima di queste ricerche, studiare era un concetto lineare. Il docente spiegava e il discente acquisiva. STOP.

Sai quanti studenti facevano mea culpa perché credevano fosse la “svogliatezza” che li perseguitava o, peggio, si convincevano di essere stupidi?

Alcuni ne sono ancora convinti, purtroppo.

Ora è ampiamente risaputo: Il processo dello studiare è molto complesso.

Viene influenzato da talmente tanti fattori (neuropsicologici, psicologici, di tecnica e metodo) che solo esserne pienamente consapevoli può portare la tua carriera all’estrema efficacia. E questi fattori variano da persona a persona!

Non possiamo avere un unico metodo uguale per tutti. Sarebbe come avere una chiave che apre tutte le porte. Bello, eh? Peccato che… NON ESISTE.

Nel mio lavoro da tutor universitario insegno questo agli studenti.

Applico la psicologia al tutoring universitario e, se proprio vogliamo seguire lo schema dei passi super-mega-infallibili… il primo passo che indico ai miei studenti è quello di non seguire passi!

Giuro, non sto scherzando.

Iniziamo spesso i nostri primi incontri chiedendoci: perché dover fare dei “passi” nel metodo di studio, se non esiste!? ?

Una volta una studentessa mi disse “Io mi trovo bene solo con gli schemi (mappe). Sono anni che faccio così”.

Provai a chiederle quanto fosse soddisfatta del percorso, dall’alto di quell’attaccamento al metodo. Non lo era poi tanto e, quando le chiesi a che anno era e mi disse “al secondo fuori corso”, le chiesi se magari cambiando copertina di Linus potesse velocizzare il percorso. Beh, fu una ragazza in gamba, si laureò in poco tempo perché capì che le mappe, applicate rigidamente, le servivano a ben poco.

Cambiò i suoi obiettivi, la sua motivazione e, tra l’altro, scoprì di avere una memoria iconica molto sviluppata.

Quello che scrivo può farti inca**are o infastidirti molto, se sei uno studente universitario.

Ma vorrei che tu potessi porti questa domanda: il metodo di studio che ho, funziona?

Se la risposta è sì, allora puoi continuare a prendermi in giro. 🙂

Se la risposta è no, allora, guarda questa diapositiva:

Ti faccio lo zoom

Ecco.

Considerando che tutte le ricerche in psicologia dell’apprendimento convogliano attualmente sul processo dello studio influenzato da tutti questi fattori, come possiamo credere ciecamente che il cosidetto “metodo di studio” funzioni in base a una o più tecniche, rigide?

Il punto è: TU SEI UNICO.

Alla tua unicità non è applicabile un metodo di studio rigido.

Infatti, il mio motto completo è

Non esiste il metodo di studio, ma i metodi efficaci individuali.

Altro che metodo universitario super-mega-infallibile…

Solo dopo un’attenta valutazione di tutti quegli aspetti visti nell’immagine, tu potrai conoscere i tuoi metodi efficaci, che cambieranno in base a come vengono modulate tutte le altre variabili in gioco!

La costante sarai TU, insieme alla tua efficacia come studente.

Se stai inca**ato e vuoi dirmene quattro puoi farlo dal modulo di contatto a fondo pagina.

Riferimenti:

Amatulli, A. (2017). Terapia Solution Building centrata sulle competenze. Streetlib.

Cornoldi, C. (2010). Metacognition, intelligence, and academic performance. Metacognition, strategy use, and instruction, 257-277.

Hall, M (2011). La PNL e la magia del linguaggio. La struttura della comunicazione efficace. Unicomunicazione.it.

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2 righe sull’autore

Sono Psicologa e Psicoterapeuta a Milano e Online.
Nel mio lavoro di consulenza e terapia, aiuto le persone a vivere in modo soddisfacente le loro vite e le relazioni con le persone a cui sono connesse. In consulenza ai metodi di studio, supporto gli studenti universitari nelle loro carriere accademiche calibrando i metodi efficaci individuali ai loro percorsi di studio.

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