Self-Serving Bias: Uno degli errori cognitivi che ti fa perdere potere all’università

Autore: Antonietta Caputo
Pubblicato il: 10 Febbraio 2019

Quante volte sentiamo e leggiamo in giro che il motivo di un esame andato male è il metodo di studio fallimentare?

Alzi la mano chi, come me, è stato bombardato almeno una volta da questa convinzione.

Nella mia carriera da studentessa di psicologia ne ho sentite tantissime e devo dirti la verità: a un certo punto mi sono anche un po’ rotta le scatole.

Da molte ricerche scientifiche psico-pedo-antropologiche, sono arrivata alla conclusione che il metodo di studio non esiste e che, in realtà, ciò che conta davvero è che lo studente sia consapevole. Di cosa? Di moltissimi aspetti che ruotano attorno alla sua carriera universitaria, primo tra tutti: Se stesso.

Negli articoli pubblicati sinora su questo blog c’è una larga panoramica su queste concettualizzazioni che rientrano, a grandi linee, nelle teorizzazioni post-moderniste della psiche.

Oggi vorrei fare un passo a metà tra la psicologia generale e quella dell’apprendimento, per spiegarti come fanno alcune delle nostre funzioni cognitive a metterci k.o. sul ring del processo di studio.

Hai mai pensato a chi o a cosa dai la responsabilità per un esame andato bene? E per uno andato male? Dopo alcuni eventi della nostra vita siamo soliti attribuire una responsabilità sulla causa degli eventi a noi stessi, agli altri, o a fattori esterni.

Questa attribuzione è definita stile attributivo o locus of control, un meccanismo della nostra mente il quale con un rapido check e una rapida scorsa agli eventi occorsi, attribuisce responsabilità, come un dito puntato.

Alle volte, però, possiamo incorrere in alcuni “errori”, definiti “bias cognitivi”.

Partiamo prima con un esempio.

Esame andato stra-bene: “È grazie a me” ➡ Attribuzione interna del successo.

Esame andato male: “È colpa di…del… della…” ➡ Attribuzione esterna del fallimento.

Nel processo dello studiare è frequente la presenza di questi bias cognitivi che, per certi versi, potremmo definire mostriciattoli invadenti, ma utili a mantenere elevata una buona concezione e una buona stima di sè.

Tra i vari bias cognitivi, quello che ti presento oggi è il…

Self Serving Bias

letteralmente: un errore a servizio del Sé

Ecco, rapidamente come funziona:

Sono andato bene all’esame  ?  è tutto merito mio.?

Sono andato male all’esame ❌ è merito della sfortuna, del prof, del collega che porta sfiga, della maglietta che indossavo, dell’incrocio astrale tra Saturno e Giove che ha influenzato le macchie solari e quindi l’influsso magnetico sul cervello del prof. che quindi ha deciso di mettermi 17 virgola 9. 

Ma… un momento! ⚠

Uno studente efficace è uno studente consapevole!
(Ce lo dicevamo qui)

Allora… Superare il self serving bias, sapere che il nostro valore non necessariamente dipende da come è andato un esame, sapere di poter avere un ruolo attivo anche nell’esperienza negativa può aiutare a migliorare il processo di studio.

Se so che posso giocare un ruolo anche negli eventi meno gradevoli (a es. un esame andato male), so anche di poter fare qualcosa per cambiare il corso delle cose. 

Non esiste il metodo di studio universitario, esistono i metodi efficaci individuali!

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2 righe sull’autore

Sono Psicologa e Psicoterapeuta a Milano e Online.
Nel mio lavoro di consulenza e terapia, aiuto le persone a vivere in modo soddisfacente le loro vite e le relazioni con le persone a cui sono connesse. In consulenza ai metodi di studio, supporto gli studenti universitari nelle loro carriere accademiche calibrando i metodi efficaci individuali ai loro percorsi di studio.

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